1827 - Documento Storico

Reggio 24 Giugno 1827

Il Rettore del  R. Liceo

Ispettore Generale di Pubblica Istruzione

nella Provincia All’Illustrissimo Sig. Podestà di Correggio

 

 

S. E. il Sig. Marchese Ministro di Pubblica Economia, ed Istruzione con suo ossequiato dispaccio 15. Corrente N° 945. mi significa che l’esito degli Esami anche per le Scuole Filosofiche di Correggio deve essere costantemente, ed invariabilmente espresso giusta la modula della Tabella che qui le unisco in Copia, onde ne sia compilata a suo tempo una consimile che comprenda gli Scolari di primo, e secondo Anno Filosofico. Una tale Tabella fà duopo che sia carricata corrispondentemente coll’usare con ciascuno Individuo nelle colonne del profitto, e della condotta, uno degli identici vocaboli espressi esteriormente nella medesima modula, e nel foglio di disciplina di cui qui pure le trasmetto un esemplare; avertendo può che per gli Studenti volamente di secondo Anno si accennerà quale sia lo studio a cui aspirano.

Ordina ad un tempo che la P. S. che vengano introdotte in codeste Scuole le discipline contenute nel citato Foglio, e che siano con ogni possibile precisione osservate.

La prego intanto a voler comunicare a tutti i Sig.i Direttori, a Professori delle relative Scuole, e segnatamente al Sig. Rettore degli Oblati di Correggio queste Ministeriali Disposizioni unitamente a Copia conforme della qui unita Tabella, a foglio di Discipline.

Aggradisca

 

Ammissione degli studenti e degli uditori

Chiunque brami di essere ammesso agli studi di filosofia in uno degli stabilimenti eretti Dall'Autorità Sovrana in questi Domini

1. dovrà comprovare legalmente di avere con lode e regolarità percorsi in schuole Pubbliche ed approvate gli studi di gramatica, umanità, rettorica e di aritmetica

2. dovrà presentarsi allo stabilimento filosofico della propria Comune, e qualora questo mancasse si presenterà a quello della provincia sotto la quale ha il proprio domicilio, ove sarà ammesso qualora mediante un esame favorevolmente sostenuto faccia conoscere la capacità e l'attitudine sia per gli studi filosofici.

E' proibito per conseguenza di apprendere sotto maestri che tenessero scuole private gli indicati studi a tutti coloro che intendono di applicarsi alla filosofia. gli stabilimenti filosofici poi non solo potranno ammettere per continuare gli studi di filosofia coloro che altrove li avessero intrapresi ma non potranno neppure accettare senza superiore deroga individui appartenenti ad altre comuni, o provincia intendendosi però e per libero a què giovani, i quali hanno nella propria Comune uno stabilimento filosofico d'incominciare e compiere il corso in questo, o piùtosto nelle schuole dei Padri Gesuiti della Rispettiva Provincia.

Se per propria istruzione qualch' uno amasse d'intervenire come uditore di scuole filosofiche dovrà comprovare (come fù sopra prescritto agli scolari) gli studi antecedentemente fatti e qualora il Superiore delle scuole stesse, cui sarà tenuto presentarsi, lo accetti dovrà egli frequentare le scuole med. e comportarsi rigorosamente a seconda di ciò che a Lui verrà prescritto onde non essere allontanato, l'occhè avrebbe luogo ogni volta che con condotta irrequieta, o dubbio apportasse disturbo o distrazione ai maestri e agli scolari.

3.  Siccome poi l'istruzione degli studenti formar deve la principal cura del professore, così sarà obbligo suo di occuparsi totalmente di essi a differenza degli uditori, i quali non saranno ammessi a parte degli esercizi scolastici, non verranno interrogati ed ai quali per conseguenza non potrà il professore concedere certificati di profitto.

 

Educazione Religiosa e civile

Ciascuno stabilimento filosofico dovrà luogo a quelle pratiche di pietà che meglio converranno alle parziali sue circostanze onde confermare nella gioventù studiosa i sodi principi di Religione, e di morale in guisa che il profitto sia, come è mente Sovrana, il perfezionamento di quelle qualità, che sono indispensabili per ottenere l'ammissione agli Studi Superiori. La Santa Messa ogni mattina la Congregazione, Catechismo, le Esortazioni per i buoni costumi, la Confessione in certi determinati tempi E. Sono cose che non dovranno mai tralasciarsi, e che anzi dovranno prosequirsi con zelo.

Si raccomanda poi ai Superiori di mantenere possibilmente una corrispondenza coi genitori, o parenti degli scolari, ed uditori, ond'essere a vicenda coadiuvati, e per tal modo vieppiù assicurare la più perfetta educazione della gioventù ad essi affidata.

 

Educazione scientifica

Il corso filosofico si compie in due anni nei quali s'insegna la logica, la metafisica, l'etica, la geometria piana, e solida, l'algebra elementare, qualche cosa sulla trigonometria, sulle sezioni coniche e la fisica generale.

Tutti gli studenti pertanto che vorranno applicarsi alla filosofia con intenzione di progredire alla scienze superiori, ed ottenere quindi una Laurea, o un grado qualunque Accademico (ad eccezione di quelli che aspirano alla Chirurgia secondaria, che sono per piano dispensati da detto studio) dovranno d'obbligo fare tutto il corso sopra prescritto.

Le parziali circostanze dei diversi stabilimenti filosofici, non permettendo di precisare con esattezza i giorni, ed il numero delle Lezioni, dovrà il Capo d'ogni stabilimento determinarle, in guisa che tutti i propri studenti ricever possano l'intiero determinato insegnamento.

Non potendosi neppure per tutti gli stabilimenti Filosofici proporre uniformi Esercizi scolastici, sarà cura dei rispettivi Superiori di adottare quelli che verranno giudicati più opportuni alla migliore Istruzione, ed alli particolari circostanze degli stabilimenti stessi preferendo specialmente la ripettizione si in voce che in iscritto, le frequenti conferenze, e tutti què mezzi che servono a promuovere nella gioventù una Lodevole emulazione.

 

Esami

Chi non si applica sì nel primo, che nel secondo Anno a tutti gli studi prescritti d'obbligo nel corso Filosofico non è ammesso agli Esami. coloro poi che non dassero alla fine e del primo, e del secondo anno sodisfaciente saggio del loro profitto, dovranno replicare il corrispondente studio, e qualora ciò non bastasse non saranno più riguardati come scolari.

Quindici giorni prima del esame di secondo anno Filosofico dovrà ogni studente aver presentato in iscritto al Superiore dello stabilimento, presso il quale avrà fatto l'intiero corso bieniale Filosofico la dichiarazione della Scienza cui intende di aspirare. Tale notizia servirà agli Esaminatori per interrogare il Candidato più specialmente sulle materie che giudicheranno di maggior utilità in rapporto allo studio al quale egli brama di successivamente applicarsi.

L'esame di secondo anno Filosofico esser deve il risultato complessivo del profitto fatto da uno studente nel corso intiebiennio, e tale risultato dovrà determinarsi con una delle seguenti espressioni che si applicherà ai Candidati in corrispondenza del saggio da egli dato "Approvato" "Approvato con lode" "Approvato con lode distinta" "Approvato con somma lode".

Non si dovrà pertanto far uso di vocaboli diversi dagli enunziati, ne classificare il merito, e il demerito degli studenti distinguendo scuola da scuola, o una parte di Scienza da un'altra: ma solamente dovrassi contrapporre all'esito dell'esame le qualità morali dell'esaminato, determinate quanto siano lodevoli da una delle seguenti invariabili espressioni.

 

Condotta

 

Buona Molto buona Ottima

5. Tanto si richiede all'oggetto che la superiore autorità cui incombe di fare la scelta dei migliori fra gli scolari in generale non abbia ad incontrare ambiguità troppo facile per avventura a presentarsi ove mancasse una preordinata eguaglianza di espressioni.

6. Perchè poi gli Esaminatori abbiano i necessari dati onde applicare nel Esame di secondo Anno Filosofico a ciascun studente una delle indicate caratteristiche (destinate come si disse a determinare il complessivo determinato giudizio nel profitto, e sulla morale condotta d'ogni singolo scuolare) sarà della diligenza dei Capi degli Stabilimenti, dei Maestri, o Professori di formare delle opportune tabelle nelle quali minutamente annoteranno non solo l'esito del Esame del primo Anno Filosofico, ma eziandio il risultato di quelli esercizi scolastici che saranno stati adottati ed eseguiti nel corso del intero biennio.

7. Si avverte che i non approvati, sia per condotta, sia per insufficienza di profitto dovrannosi denunziare contemporaneamente agli altri, ma in un foglio separato. Altrettanto si praticherà in riguardo agli uditori.

 

Modena 15 Giugno 1827

Visto, ed approvato

L. Rangoni

per copia conforme

 

 Compilatori: Giulia Crotti, Sara Crovella, Elisabetta del Monte (II A Classico).