In Cammino verso Santiago_2022

Ciao! Sono Sara Cattini di 5c Scienze Applicate. In questo resoconto del mio viaggio, cercherò di portarvi con me, in quella che è stata senza dubbio l’esperienza più bella della mia vita. Io sono stata dal 6/07/2022 al 9/08/2022 a Santiago de Compostela, in Spagna, conosciuto per il famoso cammino di pellegrinaggio. Inizialmente, non ero pienamente soddisfatta quando mi hanno comunicato dove sarei andata, perché non avevo mai studiato spagnolo, la mia conoscenza della lingua era pari a zero. Però poi ho deciso che dovevo affrontare tutto ciò positivamente, e non potevo fare scelta migliore.

Santiago_7

Sono partita dall’aereoporto di Bologna, per poi arrivare a Santiago dopo uno scalo a Madrid. Non mi scorderò mai tutte le sensazioni provate durante quel viaggio: l’ansia, la paura di non trovarmi bene con gli altri ragazzi, il timore per la lingua, il lavoro, ma soprattutto la grande agitazione, impazienza e la voglia di buttarmi a capofitto in una nuova e meravigliosa avventura. Una volta arrivati io, gli altri dodici ragazzi e un’accompagnatrice (una professoressa) ci siamo sistemati nella nostra nuova casa. Eravamo completamente indipendenti: potevamo fare ciò che volevamo durante il giorno (fuori dall’orario di lavoro, ovviamente!), insomma eravamo liberi. Questo ovviamente comportava anche delle responsabilità: cucinare, pulire la casa, lavare i nostri vestiti, organizzare la spesa… non è stato sempre facile, ma questo mi ha portata a crescere, a maturare, a gestire situazioni diverse, da adulti. Ho imparato ad essere più responsabile nella gestione dei miei soldi, e questa credo sia una competenza (se così la si può chiamare) fondamentale, che mi sarà utilissima soprattutto in futuro.

Il lavoro

Io ho lavorato come cameriera all’Hotel Ciudad de Compostela, insieme a un mio compagno, che stava alla reception ma spesso mi aiutava come cameriere. Lavoravo quattro ore, quindi niente di troppo impegnativo, dalle 8:00 alle 12:00 del mattino. Devo ammettere che è stato faticoso, per me, alzarmi presto alla mattina, considerando le poche ore di sonno (vi lascio immaginare le motivazioni…), ma ne è valsa la pena!

La parte più difficile, che mi ha messo alla prova, è stata il problema legato alla lingua: io non sapevo lo spagnolo, e chi mi seguiva non sapeva l’italiano (cosa normale), ma non sapeva nemmeno parlare in inglese. Ammetto che non è stato per niente facile, ma alla fine, anche se con qualche errore e incomprensione, me la sono cavata, cercando il più possibile di capire quello che le persone di stavano dicendo. Il secondo problema è stato il lavoro stesso: il mio compito era quello di occuparmi del servizio della colazione, in tutto e per tutto, senza però il supporto di nessuno. Quindi, in poche parole, io e il mio compagno ci siamo ritrovati a dover gestire la colazione dell’Hotel da soli, senza qualcuno che ci aiutasse e coordinasse. I momenti più difficili sono stati quando la gente in sala era tanta, e anche gestire gli imprevisti e accontentare le richieste dei clienti (sempre per la questione della lingua). Invece, imparare il lavoro è stato più semplice e automatico del previsto. Servivo inoltre al bar dell’hotel, una volta che portavo a termine i miei precedenti compiti. La presenza del mio compagno è stata fondamentale per non sentirmi da sola, e per sfogarmi nei momenti più tesi. Ci siamo aiutati a vicenda.

Nonostante queste difficoltà, ci sono stati molti momenti positivi. Ho provato la grande soddisfazione di riuscire a gestire con successo il mio primo lavoro quasi da sola; ero e sono molto orgogliosa e fiera di quello che sono riuscita a fare. Ho imparato un nuovo lavoro, ma la cosa più importante è che ho acquisito competenze che mi saranno utili per il futuro: la pazienza, il rispetto per i miei superiori, la voglia di mettermi in gioco e di imparare ogni giorno qualcosa di nuovo. Ho messo impegno in tutto ciò che ho fatto, pur sapendo che in fin dei conti non mi avrebbero pagata, ho imparato ad accettare le critiche e a prenderle come spunto per migliorarmi, sono diventata più intraprendente, collaborativa e rapida nel capire ed eseguire le richieste. Alla fine, mi sono affezionata a quello che stavo facendo, al luogo di lavoro, e a Maria, la signora che lavorava al bar. 

Il mio consiglio è quello di approcciarvi a qualsiasi lavoro che andrete a fare con positività e voglia di imparare, e vedrete che passerete un bellissimo periodo, come lo è stato per me!

La convivenza

Sicuramente la parte migliore è stata vivere e condividere questa esperienza con gli altri ragazzi; dopo i primi momenti di timidezza, ci siamo conosciuti e abbiamo imparato a rispettarci a vicenda e a convivere. Non sempre siamo stati un gruppo coeso, ma con la comunicazione, la tolleranza e il rispetto siamo riusciti a unirci ancora di più. In particolare, ho stretto una forte amicizia con le mie compagne di stanza, con le quali fin da subito mi sono trovata bene e a mio agio. Tra i momenti più speciali che conservo dentro di me, ci sono loro, quello che ho fatto con loro, le emozioni che abbiamo vissuto insieme. 

La città

Santiago è una città ricca di cultura ma specialmente è una città viva, piena di turisti e di gruppi di pellegrinaggio, provenienti non solo da tutta Europa, ma addirittura da tutto il Mondo. Insieme agli altri ragazzi, ho esplorato la città, la cattedrale, il meraviglioso parco, le Santiago_8vie ricche di storia e quelle piene di negozi. Siamo anche stati fortunati, perché in quel periodo si è svolta una festa molto importante, durata dieci giorni, durante i quali la città brulicava di gente, e quasi non si riusciva a passare! ogni sera c’erano concerti diversi, spettacoli e cinema all’aperto, attrazioni, fuochi d’artificio…Mi sono innamorata di questa città, e ora una parte di me è ancora là. 

Un altro aspetto molto bello dell’esperienza è conoscere un nuovo ambiente, una nuova cultura, un nuovo modo di vivere con abitudini diverse. Per non parlare del cibo, come il polpo con le patate (la specialità della Galicia), le Empanadas, la Paella, la carne, il pesce, i Churros e la buonissima Sangria!! E non sono mancate le gite fuori porta. La sensazione di indipendenza, spensieratezza e libertà che si prova nel vivere in una città lontano da casa, con ragazzi della mia stessa età, è impagabile. Santiago_8

Insomma, se volete vivere un’esperienza indimenticabile sotto tantissimi punti di vista, vi consiglio vivamente di candidarvi. Fidatevi, ve lo ricorderete per tutta la vita, e una volta finito il mese non vorrete più tornare a casa!!!

Erasmus+ Movet_2022_Santiago
Santiago_1 Santiago_2 Santiago_3 Santiago_4 Santiago_5 Santiago_6