Tralee 2022_Esperienze di viaggio

Quando parliamo di Movet, parliamo di un progetto di mobilitá europea grazie al quale noi studenti della provincia di Reggio abbiamo l'opportunitá di trascorrere cinque settimane all'estero, durante le quali siamo stati messi a contatto con il mondo del lavoro.

La meta del nostro stage lavorativo era Tralee, una cittadina nel sud-ovest Irlandese. Concluso il lungo viaggio d'arrivo da Dublino, abbiamo conosciuto le famiglie che ci avrebbero ospitato per quel periodo.

Questo primo contatto con la cultura Irlandese è forse stato il piú impegnativo: ci è voluta un po’ di pratica per decifrare l’accento (che nelle famiglie piú anziane era particolarmente marcato) e qualche modo di dire di non proprio immediata comprensione, e per abituarsi ad una velocità e fluidità nel parlato propria solamente a madre lingua. Ma una volta abituatisi alla lingua, un secondo scoglio era costituito dai differenti ritmi: É comune in Irlanda considerare il pranzo come un pasto accidentale, esiguo, qualcosa in piú da consumare velocemente tra un turno di lavoro e l’altro; solitamente il pasto principale é la cena, consumata nel pomeriggio (al piú tardi alle 18). Gli stessi aspetti culturali relativi alla cucina differiscono profondamente dalla visione italiana alla quale siamo abituati: ritrovarsi insieme per i pasti è un'eventualitá riservata alle occasioni speciali (non é frequente che la prima persona rientrata a casa aspetti gli altri per cenare). Tralee_2

Per quanto riguarda gli stage lavorativi, a ciascun studente é stata assegnata una mansione presso un luogo di lavoro secondo la disponibilità della cittá. Le attività piú gettonate sono state il cameriere, il commesso o l’operatore in un complesso sportivo.

Il primo approccio al proprio luogo di lavoro richiede sicuramente una certa flessibilità e adattabilità: si comincia necessariamente dalle basi, con uno o piú supervisori a insegnare i rudimenti della propria mansione. Questa necessitá stimola certamente i rapporti con i colleghi, con i quali spesso nasce un sentimento di cameratismo e amicizia. Infatti, piú che l’occupazione in se, é la possibilitá di relazionarsi e stringere legami con persone da background culturali diversi, a rendere il lavoro interessante e poco ripetitivo. 

Dopo il turno di lavoro (che nella maggior parte dei casi si concludeva alle 16), era abitudine del nostro gruppo ritrovarsi in una delle molte attivitá ricreative fornite da Tralee (principalmente pub, ma anche cinema). Erano queste le occasioni per socializzare, raccontarsi le rispettive giornate, confrontarsi sulla vita all’estero o semplicemente chiacchierare del piú e del meno. In queste occasioni non era raro imbattersi in altri studenti provenienti da regioni italiane o nazioni differenti, con cui era facile, grazie alla comune condizione, legare. 

Ogni settimana E-35, l’organizzazione incaricata di gestire l’intera esperienza, proponeva ai vari gruppi in zona delle uscite sul territorio della contea (Kerry). 

I legami così stretti potevano essere ulteriormente sviluppati durante la gita settimanale. 

Tralee_1Le diverse mete che ci sono state proposte durante l’esperienza spaziavano dalle particolari conformazioni naturali tipiche della regione, come le cascate di Torq, il parco nazionale di Killarney e le scogliere di Moher; oppure le maggiori cittá vicine, quali la stessa Killarney, e Cork, nota nel territorio per la sua famosa prigione. 

L’esperienza é unica nel suo genere, sia per la giovane fascia di etá alla quale si rivolge (17/18), sia per la durata e la mancanza di costi relativi al viaggio e all’alloggio. Costituisce inoltre un’inestimabile opportunitá  per entrare a contatto non solo con il mondo del lavoro, ma anche con una lingua e una cultura completamente diversa. Non é sbagliato affermare che si ritorna da questa esperienza notevolmente arricchiti, sia sul piano personale che sul piano pratico e lavorativo

Le difficoltá sono assicurate e imprevedibili, ma proprio nel loro superamento, e nelle abilitá che si sviluppano in questo processo, risiede il fulcro del progetto: MoVET é un primo assaggio, un preludio a quella libertá e responsabilitá propria della vita adulta. Non lasciatevi intimorire, le traversie sono il motore dello sviluppo, e se nel momento sembreranno asprissime e insuperabili in poco non saranno che sbiadito ricordo. Nemmeno noi ci sentivamo pronti ad imbarcarci in questa avventura, ma senza provarci non lo saremmo mai diventati. 

Karan e Davide (5DSA a.s. 2022-2023)